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4 gennaio 2011 2 04 /01 /gennaio /2011 14:40


يشن حزب رابطة الشمالLega del Nord 
أحد أحزاب التحالف الحكومي الحالي بإيطاليا منذ بداية السنة الجارية
حملة سياسية وإعلامية بسبب دعم المغرب ومساعدته في تمويل بناء مسجد بمدينة
"طورينو".


فمع الترخيص الذي منحته بلدية "طورينو" يوم 30 دجنبر الأخير لإحدى
الجمعيات الإسلامية المحلية لتحويل إحدى البنايات إلى مسجد،  سارع مسؤلوا حزب رابطة الشمال الذي يشكل أقلية
داخل البلدية إلى شن حملة واسعة على رئيس البلدية " سيرجيو
كيامبارينو
 "  Sergio Chiamparino  معلنين عزمهم اللجوء إلى الطعن في قراره أمام المحكمة الإدارية حتى يتم
سحب الترخيص
.


وبالرغم أن قضية الترخيص بفتح مسجد السلام بطورينو ليست جديدة حيث سبق
للعديد من الأوساط المعادية للمسلمين أو التي تستغل مثل هذه القضايا لاستغلال ظاهرة
"الإسلاموفوبيا" التي تعرفها العديد من الدول الغربية لكسب المزيد من الأصوات، فقد
سبق لنائبة برلمانية  من أصل مغربي في مارس
2009أن طالبت بتشكيل لجنة تحقيق في البحث في مصدر الاموال التي تم بها شراء البناية
رغم إعلان أعضاء الجمعية أنهم حصلوا على تمويل من وزارة الأوقاف المغربية وهو ما
سيؤكده المسئولون المغاربة لوزير الخارجية الإيطالية في زيارة رسمية للرباط سنة
2009 وهو ما أثنى عليه الوزير في حينه داعيا إلى فتح المجال أمام البلدان الإسلامية
ومن بينها المغرب والذي يمثل "الإسلام المعتدل" حسب الوزير
.


إلا أن رئيس الفريق النيابي لحزب رابطة الشمال بجهة "بيومونتي" التي تعد
"طورينو" عاصمتها صرح لصحيفة 
"لاريبوبليكا" يوم الأحد الأخير أنه "لا يوجد إسلام معتدل (في إشارة إلى
المغرب) فالمسلمون كلهم سواء انظر كيف يقتلون المسيحيين" إذا علينا -يضيف مستشار
الحزب- "أن لا نسلم لهؤلاء المسلمين أطراف من مدينتنا" وهو ما يوافقه عليه زميله
والنائب البرلماني "ستيفانو ألاسيا" متسائلا عن الأهداف الحقيقية التي تجعل دولة
مثل المغرب يمول بناء مسجد بإيطاليا وعلى أن الأمر قد يكون تم بتواطئ بعض الأوساط
اليسارية التي ينتمي إليها رئيس البلدية الذي يعد أحد أهم قيادات اليسار الإيطالي،
وهو ما قد يفهم منه أن رئيس البلدية له في مصلحة شخصية في الموضوع خصوصا وأنه عائد
لتوه من عطلة نهاية السنة من مراكش
.


وقد سبق لرئيس بلدية "طورينو" أن راسل وزير الداخلية الإيطالي

 الذي
ينتمي لنفس حزب رابطة الشمال لطلب رأيه في الموضوع من دون تلقي أية إجابة في
الموضوع ،حسب ما صرح به رئيس البلدية، وهو ما قد يفهم معه أنه ليس ضد الترخيص لبناء
المسجد إلا ان مصادر صحافية نقلت عن الوزير في قضية مشابهة بمدينة ميلانو أنه لن
يتم السماح ببناء المساجد بهذه المدينة مادام هو –الوزير- في
الوزارة


ويبدو أن الدعم الرسمي للمغرب لبناء مسجد بمدينة تضم أكبر تجمع للجالية
مغربية بإيطاليا (حوالي  20 ألف مغربي) وضع
العديد من الأوساط اليمينية في حرج من أمرها فإذا كانت هذه الأوساط أعلنت إلى حدود
أمس انها ضد التطرف والإرهاب إلا ان محاولتها الوقوف  أمام بعض المبادرات التي تقوم بها بعض الدول
كالمغرب أمام غياب أي دعم للمسلمين من قبل الحكومة الإيطالية يكشف عن أهدافها
الحقيقية
.

.

محمد الإدريسي من ميلانو

martedi, gennaio
04, 2011

 

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3 gennaio 2011 1 03 /01 /gennaio /2011 19:36

Roma, 3 gennaio 2011 - Aumentano ancora le imprese individuali guidate da cittadini extracomunitari, con i marocchini e i cinesi a trainare la crescita. Nei primi nove mesi del 2010 - secondo i dati di Infocamere - le aziende con titolare straniero sono salite a quota 262.934, con un +4,5% rispetto alla fine dell'anno scorso (251.562). Nello stesso periodo, invece, tutte le imprese individuali in Italia si sono ridotte di 2.287 unità. Gli imprenditori stranieri rappresentano il 7,8% del totale (3.373.513), il settore principale di attività è il commercio e il 18,4% è concentrato in Lombardia. E per un'impresa su cinque (il 20,1%) il titolare è una donna: nei primi nove mesi dell'anno scorso, le aziende al femminile hanno superato quota 50mila (52.932), con un incremento del 6,5%. I più numerosi tra gli imprenditori extracomunitari sono i marocchini, una delle comunità da più tempo in Italia: sono 49.958 (+4%) e le regioni in cui sono più presenti sono il Piemonte (6.840) e la Lombardia (6.673). Subito dopo ci sono i cinesi, in totale 36.788 (+6,3%), diffusi su tutto il territorio e soprattutto in Toscana (8.086) e Lombardia (6.702). Rilevante, secondo i dati di Infocamere, anche il numero di imprese individuali albanesi (28.330), di cui 5.484 solo in Toscana.

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31 dicembre 2010 5 31 /12 /dicembre /2010 22:16

 Cambiano gli esami teorici per la patente di guida, con l'arrivo di un nuovo e più difficile questionario. Dall'inizio del duemilaeundici, l'esame consisterà in quaranta domande a risposta singola (vero o falso) e non più in dieci domande con tre risposte ognuna.

Nel nuovo questionario, trenta domande sono dedicate agli argomenti più importanti per la sicurezza stradale, altre dieci ad argomenti secondari. Sono ammessi al massimo quattro errori, chi ne fa di più deve ripetere l'esame.

Per gli immigrati le cose si complicano, perchè il nuovo questionario non sarà tradotto anche nelle principali lingue straniere. Rimangono solo le traduzioni in tedesco e francese, per tutelare il bilinguismodell’Alto Adige e della Val d’Aosta.

Il ministero dei Trasporti sostiene che le traduzioni erano troppo costose e non sempre precise. Fatto sta che i candidati immigrati sono svantaggiati senza che sia dimostrato che la conoscenza dell'italiano abbia ricadute positive anche sulla sicurezza stradale.

Sul caso è stato presentata anche un’interrogazione parlamentare e  ha chiesto chiarimenti l'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, ma per ora il ministero non sembra intenzionato a ritornare sui suoi passi.

Elvio Pasca

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26 dicembre 2010 7 26 /12 /dicembre /2010 19:51

Roma  - 24 dicembre 2010 - Permessi di soggiorno, flussi, disoccupazione e rimpatri dei comunitari. Sono gli argomenti principali in tema di immigrazione sui quali interviene il nuovo disegno di legge sulla sicurezza. Varato a novembre dal governo, il testo è arrivato in Senato, dove martedì scorso è iniziata la discussione nelle commissioni Affari costituzionali e Giustizia.

Dovrebbero essere i Comuni, e non più le Questure, a gestire i rinnovi dei permessi di soggiorno, per risparmiare e per destinare i poliziotti a "compiti di ordine e sicurezza pubblica”. I dettagli del passaggio di competenze verranno definiti dal governo, con  un decreto legislativo su cui il Parlamento dovrebbe esprimere un parere.

Il ddl elimina poi  il documento programmatico triennale sull’immigrazione con cui si dovrebbero definire le politiche migratorie e i flussi di ingresso. Insieme al documento programmatico, che l’attuale governo non ha mai emanato, sparisce così la fase di consultazione con Enti Locali, parti sociali e associazioni. 

Per il decreto flussi rimane una doppia procedura. Quella standard  prevede un passaggio del testo in conferenza unificata e nelle commissioni parlamentari , quella d’urgenza (la più utilizzata), prevede il passaggio in conferenza unificata, ma se il parere non arriva entro trenta giorni se ne può fare a meno.

Un novità importante riguarda chi perde il lavoro. Se è iscritto alle liste del collocamento potrà infatti continuare a rinnovare il permesso di soggiorno  finchè percepisce un’indennità di disoccupazione o un’altra prestazione pubblica di sostegno al reddito, dopodiché avrà almeno altri sei mesi di tempo, come prevede già oggi la legge, per trovare un nuovo lavoro.

Per i cittadini comunitari, la novità più importante riguarda il meccanismo delle espulsioni di chi non ha i requisiti per rimanere più di tre mesi in Italia.  Oggi, a meno che non rappresentino un pericolo pubblico, possono solo essere solo invitati ad andarsene. Secondo il ddl, chi non torna da solo in patria dopo il primo foglio di via e viene sorpreso di nuovo in Italia potrà invece essere rimpatriato con la forza.

Queste le novità principali del ddl, ma il cammino in Parlamento è appena all’inizio e per ora è fermo. Se ne riparla dopo le Feste: il Senato ricomincerà a lavorare solo la seconda settimana di gennaio.


Il testo del ddl "Nuove disposizioni in materia di sicurezza pubblica"


Elvio Pasca

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25 dicembre 2010 6 25 /12 /dicembre /2010 15:59

Roma.jpgRoma - 24 dicembre 2010 – Il tribunale di Bolzano ha accolto i ricorsi degli immigrati ai quali era stato negato il sussidio casa. 

I giudici Michaeler e Muscetta hanno confermato le sentenze dello scorso 24 novembre (leggi anche “Negato sussidio agli extracomunitari. Il giudice "E' discriminazione") nelle quali si sanciva l’atto discriminatorio nei confronti degli immigrati che venivano inseriti in una lista differente rispetto ai residenti autoctoni che richiedevano lo stesso sussidio.

I giudici hanno così condannato L’Ipes (istituto per l’edilizia popolare) a risarcire gli immigrati che avevano presentato un maxi-ricorso che riuniva insieme tutti i 380 cittadini danneggiati.

Soddisfatto della sentenza il presidente della Consulta immigrati, Artan Mullaymeri, che contattato da Stranieriintalia.it dichiara: ”Il sussidio deve essere un diritto per tutti i lavoratori che vivono qui, che siano stranieri o locali”.

“Indubbiamente siamo contenti della sentenza – prosegue Mullaymeri – ma ora dobbiamo lavorare per cambiare questa normativa, le nostre richieste sono state ascoltate solo in parte mentre possiamo contribuire a cambiarla in meglio”.

Già nel 2008 Mullaymeri partecipò ai lavori della consulta lavoro per l’edilizia abitativa e insieme ai sindacati contestavano l’allora disegno di legge che prevedeva una diversa lista per i richiedenti,distinguendo proprio tra extracomunitari e autoctoni. Oltre a questa differenziazione veniva utilizzato un criterio basato sulla media ponderata che distribuiva i contribuiti in base alla percentuale di extracomunitari sul territorio. 

Secondo questa suddivisione, ci spiega Mullaymeri, “agli extracomunitari che rappresentavano il 6,8% delle richieste, spettavano solo l’8% dei contribuiti stimati, mentre non c’erano limitazioni per i richiedenti autoctoni e questo per noi è sempre stato discriminatorio”.

Tra i requisiti per richiedere il sussidio è necessario avere la residenza nella provincia da almeno 5 anni e  lavorare da 3 anni “sono criteri che noi abbiamo accettato perché li riteniamo giustii - prosegue Mullymeri - così come riteniamo giusto diminuire il sussidio per il prossimo anno perché siamo consci di vivere in un periodo di crisi, ma non possiamo accettare che si facciano discriminazioni”.

Marco Iorio

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5 dicembre 2010 7 05 /12 /dicembre /2010 14:49

hada-lmaghreb-kamel.jpg بعد نجاح مسيرة الدارالبيضاء استفاق الشعب المغربي فجأة لاسترداد كل شبر من ترابه المغتصب,فضهر عليه الحنين والشوق لانتصارات وبطولات الماضي القريب نعم ولما لا :مسيرة بيضاء الى كل من ; سبتة ومليلية والجزر الجعفرية وباقي الثغور المحتلة.
وبهذا الصدد ;


تعتزم عدد من المنظمات والهيئات المغربية تنظيم مسيرة إلى مدينة سبتة المحتلة من أجل المطالبة بجلاء الاستعمار الإسباني عن سبتة ومليلية والجزر الجعفرية وباقي الثغور المحتلة. وأفاد بلاغ للجنة التنسيق الوطنية لتنظيم هذه المسيرة المنظمة تحت شعار ''مسيرة التحرير'' أنها ستنطلق من مدينة الرباط. وتنظم هذه المسيرة من قبل العديد من الهيئات والمنظمات من بينها الشبيبة الاشتراكية والشبيبة الاستقلالية وحركة الشبيبة الديمقراطية الشعبية وجمعية الشعلة للتربية والثقافة واتحاد المنظمات التربوية المغربية ومنتدى طلبة المغرب ومنظمة الطلايع أطفال المغرب وفضاءات الشباب للإبداع والتنمية ومنظمة الكشاف الجوال.

 

لكي  لا تصح علينا القولة الشعبية المشهورة: (اضرب الحمار على التبن ينسى الشعير),نقول لاسبانيا موضوع الصحراء قد حل مند زوالكم منها فلا داعي للنبش فيه الان حان وقت سبتة ومليلية والجزر الجعفرية و لما لا قرطبة واشبيلية والجزيرة الخضراء وغرناطة وبلد الوليد و,,,,,. ام نسيتم ان كان نعم فسندركم فنحن اولى

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28 novembre 2010 7 28 /11 /novembre /2010 13:35

Roma – 26 novembre 2010 – “L’accordo di integrazione è poco chiaro e mancano le risorse per realizzarlo”. Sono le critiche principali mosse dagli enti locali al regolamento varato  lo scorso giugno dal governo, che dovrebbe impegnare gli immigrati a raggiungere determinati obiettivi, come la conoscenza della lingua italiana, per rimanere in Italia.

Il 18 novembre, dopo vari rinvii, l’accordo di integrazione ha raccolto i pareri di Regioni, Province e Comuni riuniti nella Conferenza Unificata. È stata una debacle, se si considera che l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani,  otto Regioni e la provincia autonoma di Trento hanno votato contro, e anche il parere positivo dell’Unione delle Province  è subordinato a numerose modifiche. 

Tra le critiche mosse dalle regioni, ci sono la “mancanza di una definizione chiara della governance tra i diversi livelli nazionali e territoriali” dell’accordo. In altre parole: chi deve fare cosa?  Manca poi “un chiaro impegno finanziario da parte dello Stato” e questo fa ricadere i costi su Regioni ed Enti Locali.

Si punta poi il dito sull’impatto dell’accordo sugli Sportelli Unici per l’Immigrazione, “con evidente sovraccarico di computi e impegni che mettono a rischio al qualità e lì efficienza del servizio”.  Andrebbe poi garantito il funzionamento dei Centri provinciali adulti, per l’espletamento dei corsi di lingua italiana”.

Le Regioni chiedono poi un Piano Nazionale per l’apprendimento e l’insegnamento dell’italiano, rivolto agli adulti extracomunitari e finanziato dallo Sato con risorse certe e adeguate assegnate alle Regioni.

In un documento congiunto, Comuni  e Provincie sottolineano che, l’”accordo presenta pochi elementi utili a una effettiva integrazione”.

Gli interventi che dovrebbero sostenere l’integrazione, come i corsi di italiano e di educazione civica, diventano “un impegno aggiuntivo a carico degli Enti locali, senza prevedere le risorse e gli strumenti necessari per la realizzazione”. Diverso è quello che succede, ad esempio  in Francia, dove è il governo a pagare, con fondi europei, fino a 400 ore di corsi di lingua per ogni immigrato.

Come si potrà poi far gestire la stipula e le verifiche dell’accordo dagli Sportelli Unici per l’Immigrazione, che sono già a corto di organico e rischiano di perdere a fine anno anche i lavoratori a tempo determinato?  “In mancanza di un ingente potenziamento dell’organico, si rischia di sovraccaricare gli sportelli e allungare pericolosamente i tempi per il rilascio del permesso di soggiorno”.

Comuni e province entrano anche nel dettaglio del regolamento sottolineandone le incongruenze, come quando prevede corsi di educazione civica in italiano per chi non ancora conosce la lingua, o anche passaggi apparentemente incostituzionali, come la  decurtazione dei crediti a causa di condanne non definitive. Osservazioni trasformate in emendamenti al regolamento che chissà se il governo vorrà accettare. 

Scarica i pareri di Regioni, Provincie e Comuni

Elvio Pasca

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14 novembre 2010 7 14 /11 /novembre /2010 18:54

Roma, 13 novembre 2010 -  ''La protesta degli operai in corso a Brescia è la conseguenza di un'assurdita' politico-legislativa: la situazione rischia di esplodere in tutta Italia, il redento Fini si adoperi per abrogare la legge che porta il suo nome e dare 'Futuro e Liberta'' ai lavoratori stranieri che hanno il diritto di essere regolarizzati''.

E' quanto afferma il senatore Idv, Gianpiero De Toni.Image

''Due dei sei extracomunitari sono scesi dalla gru perche' stremati dagli stenti - sottolinea l'esponente dipietrista - e' indegno per una societa' civile restare indifferenti a tanta disperazione. Nel suo discorso di Bastia Umbra Fini ha sconfessato la legge sull'immigrazione: ora passi ai fatti promuovendo l'abrogazione di un provvedimento che nulla ha risolto e tutto ha peggiorato''. '

'Chi lavora onestamente e' irregolare - rimarca De Toni - chi entra in cerca di occupazione e' clandestino, chi chiede asilo politico va respinto in mare: l'Italia - conclude - e' una democrazia moderna che non merita la peggior legge d'Europa in tema di immigrazione, bisogna stabilire dei precisi doveri ma, insieme, occorre anche tutelare i giusti diritti''.


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1 novembre 2010 1 01 /11 /novembre /2010 18:30

حل صباح يوم الجمعة 29 أكتوبر 2010 ثلاثة أشخاص من لجنة الحوار الممثلة لأهالي تنكارف جبال الأطلس الكبير بإقليم بني ملال لتقديم شكوى بولاية جهة تادلا /أزيلال بسبب نُدرة الدقيق المدعم، وضعف جودة هذا النوع من الدقيق الذي يوزع بمنطقتهم. وقال حسن مسالكي عضو اللجنة التي زارت القسم الاقتصادي للولاية، أن المزود الوحيد لمنطقتهم من حصة الدقيق المدعم لم يف بما تم الاتفاق عليه بين الولاية والسكان، مضيفا أنه أصبح يلاحظ نُدرة وضعف جودة هذه المادة، كما أشار أنهم أبلغوا السلطات المحلية قبل أن يتجهوا إلى الولاية لإبلاغها هي أيضا بهذا الخلل، فتلقوا وعدا من أحد المسؤولين بهذا القسم على تتبع الأمر والبت فيه. وأبدى الأشخاص الثلاثة (حدو.أ) و(محمد .ح) و(حسن .م) تخوفهم من أن تكون حصة تنكارف تباع في مناطق أخرى بإقليم أزيلال (انركي مثلا). وعبر المتحدثون لـ''التجديد'' عن قلقهم بخصوص حالهم، خاصة مع نزول أولى قطرات المطر. ومن جهة أخرى، أبدى أعضاء اللجنة تدمرهم من بطء الأشغال الخاصة بالطريق (أزيد من سنة) من اكرض نواضو إلى تنكارف اغرم وجرف جزء من مقطع تنكارف - تاغزوت بسبب سيول الفيضانات، ما يهدد بإغلاق الطريق نهائيا وعزل المنطقة،أما بخصوص المدرسة والمستوصف، فقد أكدوا لـ''التجديد'' أن البنايتين الخاصتين بهذين المرفقين الحيويين موجودتين لكن دون موارد بشرية خاصة المستوصف. واشتكى المتحدثون لـ''التجديد'' من المصاريف الباهضة التي تواجههم عند إنجاز عقود الازدياد أو وثائق أخرى، إذ يضطرون لقطع مسافات طوال عبر العديد من الجماعات لإنجازها بكلفة تتعدى 200 درهم. وهدد المتحدثون باللجوء إلى أشكال نضالية في حال عدم الاستجابة لمطالبهم.

حسن البعزاوي                                          1/11/2010

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26 settembre 2010 7 26 /09 /settembre /2010 23:03

1-e-2.jpg24 settembre 2010 – “I musulmani del Nord Italia sono discriminati”. È la denuncia dell'Unione delle Comunità islamiche in Italia (Ucoii) inviata al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

"Le scrivo nella Sua qualità di custode e garante della Costituzione e primo magistrato della Repubblica per segnalarle la difficile condizione che stanno vivendo i musulmani in un'ampia zona del Paese  segnatamente il Nord d'Italia, dove la loro libertà religiosa e financo la loro dignità di persone, così come disegnata dalla Carta fondamentale e dalle convezioni cui il nostro Stato aderisce, sono gravemente conculcate”scrive il  presidente dell’Ucoii Ezzeddin Elzir nella lettera, di cui l’AdnKronos ha reso noti ampi stralci.

Secondo Elzir, che è anche imam a Firenze,  "lo sforzo coeso e coerente dei musulmani in Italia, cittadini italiani e residenti stranieri, di dare pieno credito ai principi fondanti della Repubblica viene spesso frustrato per ragioni di mera propaganda politica senza che nessun reale impedimento o minaccia possano essere validamente opposti".  "Una certa ostilità politica  -continua - si esacerba per l'azione irresponsabile di taluni amministratori locali e giunge fino ad impedire il godimento di elementari diritti come la possibilità di assolvere pacificamente ai riti prescritti e il rispetto delle norme in materia alimentare”.

L’Ucoii non parla espressamente della Lega Nord, ma punta il dito contro i veti degli amministratori locali alla costruzione di moschee. “Non c'e' quasi comunità del Nord Italia –scrive - che cerchi di dotarsi di un luogo di culto dignitoso che non si trovi a scontrarsi con la protervia di veti preconcetti ed ingiusti da parte di locali giunte comunali, che adducendo piccoli regolamenti urbanistici, malevolmente interpretati, finiscono per negare una grande libertà costituzionale".

L’associazione reagisce anche alle posizioni del sindaco leghista di Adro, nel bresciano. "Ieri il sindaco di Adro, già noto per il grottesco arredo che ha imposto alla nuova scuola elementare dedicata a Giancarlo Miglio che ha suscitato reazioni indignate e l'intervento censorio del Ministro Gelmini - denunciano i musulmani - ha decretato che i bambini che la frequentano non potranno più usufruire di menù alternativo alla carne di maiale se non con 'motivata prescrizione medica'. In tutta evidenza si vogliono discriminare gli alunni musulmani, espellendoli dalla mensa scolastica".

Secondo l'Ucoii "si tratta signor Presidente di una provocazione vieppiù odiosa in quanto discrimina i futuri cittadini italiani, bambine e bambini musulmani che a decine e decine di migliaia stanno crescendo in questo nostro Paese. Sarebbe davvero esiziale per la serena convivenza tra i diversi che costituisce vanto e ricchezza della democrazia se domani serbassero in cuore un triste sentimento di esclusione e discriminazione".

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