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22 marzo 2010 1 22 /03 /marzo /2010 11:51
flussi-copia-3.jpg22 marzo 2010
Rinviata la firma del decreto di programmazione transitoria per i flussi stagionali 2010. Nessuna indiscrezione sulla data di approvazione.

Contrariamente a quanto anticipato la scorsa settimana, non è stato ancora firmato il decreto per i flussi stagionali 2010.
Mentre sembra confermata l’intenzione di autorizzare gli 80.000 ingressi per gli stessi Paesi beneficiari indicati negli anni precedenti - ai quali dovrebbe aggiungersi anche la Libia - le incertezze potrebbero riguardare la determinazione di quote specifiche per la conversione dei permessi di soggiorno da studio a lavoro.
Si tratta anche questa di una esigenza particolarmente avvertita da parte delle migliaia di studenti che desiderano convertire il loro permesso di soggiorno da studio a lavoro subordinato ma che, senza una apposita previsione di riserva di quote, sarebbero costretti a rinunciare a possibili offerte di lavoro.
Nessuna speranza, invece, sembra esserci per i lavoratori stagionali già presenti in Italia per i quali non sembra che il Governo abbia intenzione di prevedere specifiche quote per la conversione dei loro permessi di soggiorno in lavoro subordinato.
(Red.)
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21 marzo 2010 7 21 /03 /marzo /2010 12:56
raisuni.pngأكد الدكتور أحمد الريسوني، الخبير الأول في مجمع الفقه الاسلامي، وجود من يتقول على الدين ويوظفه ويسيء استغلاله، فأي دين بما في ذلك الإسلام وجد من حاولوا استغلاله أو استغلوه بالفعل أو عاشوا به أو تكسبوا به أو ظلموا به، وكل هذا موجود في الإسلام وغيره وإن كان في الإسلام أقل درجة، ودعا الريسوني، خلال مشاركته في برنامج الشريعة والحياة على قناة الجزيرة أول أمس الأحد في موضوع ''وظائف الدين''، علماء الإسلام والمناصرين للدين أن يحاربوا هذا الاستغلال وهذا التوظيف السيء بقدر ما يهتمون بتدينهم ونشر دينهم والدفاع عنه، لأن الإساءة إلى الدين قد تقضي عليه، كما حدث للمسيحية، إذ استغلت بشكل بشع على مدى قرون وحرفت وتم التلاعب بها حتى كرهها الناس.

وبخصوص الإسلام أوضح الريسوني أن التقول والتحريف لا يمكن أن يذهب بعيدا، لأن القرآن الكريم محفوظ حفظا تاما وكذلك السنة النبوية، مشيرا إلى أنه يمكن استغلال جهل الجاهلين فترة من الزمن؛ لكن يأتي العلماء وعامة الناس فيرجعون إلى القرآن حيث تبقى النصوص حاكمة.

وقال الريسوني لا أحد يحق له أن ينسب للدين أي وظيفة ليست فيه، مشيرا إلى أن القرآن الكريم أتى بالشعار الذي يمكن أن يكون دائما سندا للنهضة العلمية والتفكير العلمي ''قل هاتوا برهانكم ان كنتم صادقين''، مضيفا أنه على كل من يتهم بتوظيف الدين إيديولوجيا أن يأتي بالبرهان وبالحديث الصحيح وبسيرة رسول الله، فإذا ثبت أن شيئا فعله الرسول صلى الله عليه وسلم أو أنه منصوص عليه في القرآن الكريم، وإذا ثبت أن حكم شيء موجود في الشريعة ومسلم به، فحينئذ لا يبقى لهذه الاتهامات معنى.

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20 marzo 2010 6 20 /03 /marzo /2010 14:08

5x1000Roma – 19 marzo 2010 - Dalle dichiarazioni dei redditi degli italiani arrivano duecentosessantaseimilioni di euro per il volontariato. È quanto ha fruttato la scelta del cinque per mille fatta dai contribuenti nel 2008, che è stata appena rendicontata e ripartita dall’Agenzia delle Entrate.

Il cinque per mille può essere destinato a volontariato, enti di ricerca scientifica o  sanitaria e associazioni sportive dilettantistiche, ma anche nel 2008 al volontariato è andata la fetta più grossa, che viene adesso distribuita tra  le associazioni, in molti casi attive anche sul fronte dell’immigrazione. In fondo alla pagina trovate il link agli elenchi con le associazioni e le somme spettanti ad ognuna di esse.


Il decreto mille proroghe dà inoltre una nuova chance alle associazioni escluse per inadempienze nella procedura di iscrizione (mancata o tardiva presentazione della dichiarazione sostitutiva, presentazione di dichiarazioni sostitutive incomplete, etc.). Hanno tempo fino al 30 aprile per regolarizzare al loro posizione e chiedere una riammissione.

Le associazioni possono farsi accreditare direttamente il contributo su un conto corrente bancario o postale, purchè abbiano comunicato all’Agenzia delle Entrate le proprie coordinate IBAN. Quelli che  non lo ha ancora fatto può  accedere ai servizi telematici (richiedendo il pin code) dell’Agenzia delle Entrate e  utilizzare l’apposita procedura, oppure  consegnare ad un qualsiasi Ufficio dell’Agenzia il modello per la richiesta di accreditamento. 

Gli enti che non dispongono di conto corrente o non vogliono comunicare i dati richiesti, saranno comunque pagati successivamente a cura del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con modalità diverse.

Leggi
Cinque per mille volontariato: ammessi ed esclusi

EP

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19 marzo 2010 5 19 /03 /marzo /2010 14:14

immigrati_eur.jpgROMA, 19 marzo 2010 - A Napoli il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è tornato a parlare di immigrazione e ha puntato il dito contro la sinistra ''che vorrebbe frontiere spalancate, che vorrebbe attraverso gli immigrati cambiare la bilancia elettorale a suo favore''. E' la terza volta nel giro di un mese che Berlusconi usa gli stessi argomenti per parlare degli immigrati (Torino 27 febbraio, Roma, 24 febbraio).

A Napoli Berlusconi ha sottolineato che più che di immigrazione, nel caso in cui fosse la sinistra a decidere, si tratterebbe di ''invasione''.
''Tutto questo - ha spiegato il premier - perchè pensano che facendo entrare immigrati, cittadini molto spesso poveri, riescono a cambiare il consenso a loro favore''.

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16 marzo 2010 2 16 /03 /marzo /2010 21:40

Roma – 16 marzo 2010 - Il decreto flussi c’è, ma non si vede.

stagio.jpg
Al ministero del Lavoro e dell’Interno assicurano che il governo è pronto da tempo ad autorizzare nuovi ingressi di lavoratori extracomunitari stagionali per il 2010, ma non spiegano perché ancora non lo abbia fatto nonostante le richieste degli agricoltori. Intuirlo però non è difficile.  

Il testo sarebbe già nero su  bianco e dà il via a 80 mila ingressi, con poche novità rispetto agli scorsi anni. Tra queste, ci potrebbe essere una quota riservata ai lavoratori libici, come contropartita alla collaborazione di Gheddafi nei respingimenti. Anche stavolta le domande di assunzione viaggeranno online, e i datori potranno inviarle da soli o attraverso le associazioni di categoria.

Cosa manca? Nulla, ma quando si chiede perché il decreto non è ancora uscito, più di un addetto ai lavori si lascia scappare la parola elezioni. Pur non contemplata minimamente dalla legge per la programmazione degli ingressi di lavoratori stranieri, la variante elettorale ha sempre pesato sui decreti flussi e non fa eccezione per le Regionali del 28 e 29 marzo.

Un governo che predica la linea dura sull’immigrazione è poco propenso ad autorizzare  nuovi ingressi, anche se legali, durante la campagna elettorale, soprattutto  se nell’operazione ha un ruolo fondamentale un ministro leghista, Roberto Maroni. Si dirà che al ministero dell’Agricoltura c’è Luca Zaia,  leghista sì, ma referente istituzionale delle richieste degli agricoltori, però Zaia è coinvolto in prima persona nella campagna elettorale, come candidato presidente del Veneto.

Valle a spiegare queste ragioni alle fragole di Verona, che elezioni o no matureranno e avranno pur bisogno di qualcuno che le raccoglie. Chi vincerà: le fragole o la campagna elettorale? Intanto, si moltiplicano gli appelli delle associazioni di categoria.

Ieri è stata la volta della Confederazione italiana agricoltori.  “È importante – ha detto al Cia - che la pubblicazione del decreto avvenga quanto prima poiché gli agricoltori provengono da un anno critico e hanno bisogno di avere certezze almeno sul fronte della manodopera, visto che sul fronte dei costi il governo continua a non dare risposta alcuna”.  Servono  “tempi brevi per il decreto, altrimenti molti raccolti sono a rischio”.

La Cia chiede anche procedure più semplici e veloci per le domande inviate dalle associazioni, “che garantiscono la correttezza formale delle richieste presentate e la trasparenza delle stesse”. “Questa -conclude - è la risposta più seria che deve saper dare un governo che dichiara di voler contrastare il lavoro irregolare”.

Elvio Pasca

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15 marzo 2010 1 15 /03 /marzo /2010 11:37
epifani.jpg وكالة الأنباء الايطالية- أكد ئيس الإتحاد العام للعمال الإيطاليين جوليلمو إبيفاني أن الأزمة الاقتصادية كانت السبب الرئيسي في فقد الكثير من العمال المهاجرين لوظائفهم وعدم التمكن من الحصول على فرصة عمل أخرى مما اضطرهم للعودة إلى أوطانهم.


جاءت تصريحات ابيفاني خلال المظاهرات التي نظمها الاتحاد صباح أمس في مدينة بادوفا شمال ايطاليا نتيجة لعدم حصول المهاجرين على حقوقهم ووجود نوع من التمييز ضدهم.

وأشار ابيفاني إلى أن حالة العمال سيئة والبطالة تتزايد باستمرار، لا سيما في المدن الصناعية، والحكومة لا تفعل شيئا والضرائب يدفعها العمال وأصحاب المعاشات فقط.

وانتقد المسئول الايطالي الحكومة متهما اياها بأنها خفضت حقوق العمال عن طريق ادخال ما يطلق عليه التحكيم المدني، الأمر الذي يفرض على العمال التخلي عن المحاكم العمالية.

وكان الاتحاد العام للعمال الإيطاليين قد نظم مظاهرات شملت العديد من المدن في البلاد من أجل المطالبة بالحق في العمل، والإصلاح الجذري للضرائب، وإدماج العمال المهاجرين، وتشمل المظاهرات أيضا إضرابات لسائقي الحافلات العامة والنقل الثقيل وبعض الخطوط الملاحية والجوية مما تسبب في إلغاء عشرين رحلة بمطار روما.

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13 marzo 2010 6 13 /03 /marzo /2010 13:12

unchr-copia-1.pngCittà del Vaticano, 13 marzo 2010 - "La sentenza della Cassazione che prevede l' espulsione degli immigrati irregolari anche se i loro figli frequentano la scuola non fa onore ad un umanesimo di cui l`Italia si è fatta sempre propugnatrice, ad un umanesimo che io dico cristiano e che altri potrebbero qualificare in altro modo, ma che di umanesimo si tratta",

Lo dice mons. Agostino Marchetto, segretario del Pontificio consiglio della Pastorale per i migranti e gli itineranti.

"Sì, la questione è sempre un po la stessa", afferma l'arcivescovo ai microfoni di 'Radio vaticana': "Finché si punta solamente ad una sicurezza - e purtroppo questa è stata la legge sulla sicurezza - si perde di vista quello che è fondamentale, e cioè l`accoglienza. E' un binomio che deve restare unito: sicurezza e accoglienza".


Unhcr: "Dimezzate in Italia le domande di asilo"

- Si sono quasi dimezzate nel 2009 le domande di asilo in Italia: secondo i dati del ministero dell'Interno dalle 30.492 domande presentate nel 2008 si e' passati infatti a 17.603 richieste di protezione internazionale presentate nel 2009.

E' l'Alto Commissariato dell'Onu per i Rifugiati che ha rilevato questi dati sottolineando che a livello europeo invece si nota una sostanziale stabilita' nel numero delle domande. In alcuni paesi europei come Francia (circa 42mila domande) e Germania (circa 27mila) le domande di asilo sono aumentate rispettivamente del 20 e del 25% in rapporto all'anno precedente.

In Italia tale diminuzione puo' essere anche attribuita alle politiche restrittive attuate nel Canale di Sicilia da Italia e Libia, fra cui la prassi dei respingimenti in mare. L'Unhcr ha rilevato come una gran parte di coloro che hanno raggiunto le coste italiane fino al mese di maggio 2009 aveva fatto domanda di asilo. L'anno precedente il 75% di coloro arrivati via mare aveva chiesto protezione alle autorita' italiane ottenendola nel 50% dei casi circa. ''Il netto calo delle domande di asilo in Italia dimostra come i respingimenti anziche' contrastare l'immigrazione irregolare abbiano gravemente inciso sulla fruibilita' del diritto di asilo in Italia'', ha dichiarato Laurens Jolles, Rappresentante dell'Unhcr per l'Europa merdionale.

Dal maggio 2009 gli sbarchi sono calati del 90% rispetto all'anno precedente mentre la violenza e l'instabilita' nei paesi di origine dei richiedenti asilo continuano a mettere in fuga sempre piu' persone per cercare protezione in paesi sicuri. In Somalia piu' di 250mila civili sono stati costretti a lasciare Mogadiscio dal maggio 2009, quando i gruppi armati di opposizione hanno sferrato i primi attacchi mirati a spodestare il governo di transizione appena insediatosi.

In Eritrea la leva obbligatoria a tempo indeterminato per uomini e donne, insieme ad un deterioramento del rispetto dei diritti umani, continua ad alimentare la fuga di molti dei suoi cittadini. Somalia ed Eritrea sono i principali paesi di provenienza dei richiedenti asilo ai quali le autorita' italiane hanno concesso nel 2009 l'asilo o la protezione sussidiaria (2.500 somali, 1.325 eritrei).
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12 marzo 2010 5 12 /03 /marzo /2010 13:33

Italia-USA.pngRoma – 12 marzo 2010 - L'esperienza americana in materia di immigrazione, che vanta più di 200 anni di storia, può essere di "utile esempio" all'Italia. Perché "ci ha insegnato che solo quando gli stranieri sono accolti dalla società, allora essi contribuiscono pienamente al suo sviluppo. Invece di essere considerati come un problema, gli immigrati iniziano a partecipare e contribuire alla crescita del Paese".

David Thorne, ambasciatore degli Stati Uniti, ha fornito così il suo contributo al dibattito in Italia sugli immigrati che, a suo parere, dovrebbe spostarsi dalla discussione "se consentire o no l'immigrazione, a quale sia il modo migliore per integrare gli immigrati". Le osservazioni dell'ambasciatore mandato a Via Veneto da Barack Obama arrivano in un discorso che ha pronunciato ieri al Senato, ospite della commissione straordinaria per i diritti umani, proprio nel giorno in cui da Washington il dipartimento di Stato pubblica l'annuale rapporto sulla situazione dei diritti umani nel mondo.

 "L'immigrazione – ha sottolineato Thorne - e' ormai una realtà oggettiva di questo mondo sempre più interconnesso" e in futuro il punto centrale del dibattito sarà la sua gestione sulla base del "rispetto dei diritti umani, le fondamenta delle nostre società". L'ambasciatore, che ci tiene a ricordare "la venerazione nei confronti di una cultura millenaria come quella italiana" nutrita da un "paese giovane" come gli Stati Uniti, indica come "alcuni dei nostri crescenti sforzi per lo sviluppo di una società multiculturale possano essere esempi utili per paesi come l'Italia, che si trovano oggi ad affrontare lo stesso fenomeno".

Le sue, ha spiegato Thorne, sono "riflessioni su un tema con cui l'Italia sta iniziando a confrontarsi". Negli Stati Uniti l'immigrazione "è di fatto un elemento essenziale dell'identità nazionale", ma, ha detto l’ambasciatore,  "ovviamente non abbiamo tutte le risposte, anzi siamo convinti che la migliore soluzione debba venire dall'Italia stessa".

Anche se il tema dell'immigrazione "esula un poco dal tradizionale dominio dei diritti umani", Thorne ha sottolineato che  in futuro "le persone si sposteranno per cercare un lavoro e una vita migliore per i loro figli, per sfuggire alle persecuzioni e conflitti". Ci si deve quindi concentrare su "una corretta gestione di tale flusso di differenti popoli e culture, gestione che dovrebbe basarsi sul rispetto dei diritti umani, le fondamenta delle nostre società".

Stati Uniti ed Italia infatti - ha concluso l'ambasciatore americano- "condividono una comune visione di un mondo in cui l'umanità possiede un enorme potenziale, un mondo in cui tutti i cittadini solo liberi di perseguire le loro speranze e sogni".

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11 marzo 2010 4 11 /03 /marzo /2010 13:07
visto-ita-ric.jpgPer i cittadini marocchini che vogliono recarsi in Italia per turismo  è necessario chiedere il visto per turismo  presso l’ Ambasciata  Italiana presente sul territorio marocchino.


Il tuo parente dovrà recarsi presso l’Ambasciata Italiana  dovrà compilare il formulario per la domanda del visto di ingresso, e inoltre dovrà essere munito di una fotografia recente, formato tessera.

Dovrà avere con se un passaporto valido con un a scadenza superiore di  almeno  tre mesi a quella del visto richiesto. Il biglietto aereo di andata e ritorno, e dovrà dimostrare dove andrà a  soggiornare in Italia , se verrà a stare a casa tua dovrà esibire  la dichiarazione di ospitalità se in albergo la prenotazione alberghiera.

Altra cosa molto importante  dovrà dimostrare di possedere dei sufficienti mezzi  economici di sostentamento, questo entro dei parametri stabiliti  da una direttiva del Ministero dell’interno del 2000, la disponibilità dei mezzi finanziari può essere dimostrata mediante l’esibizione di denaro contante, di fideiussioni bancarie, di polizze fideiussorie.
Ti ricordo che se il tuo parente non è in grado di dimostrare di possedere adeguati mezzi di sostentamento potrai sottoscrivere tu una polizza fideiussoria  a suo favore .


Viene richiesta anche una assicurazione sanitaria che deve avere una copertura minima di almeno euro 30.000, per eventuali spese di ricovero ospedaliero d’urgenza.

Ti ricordo che comunque oltre a questi documenti la rappresentanza diplomatica italiana potrebbe chiedere al tuo parente  ulteriore documentazione, ed inoltre, tieni presente che l’Ambasciata potrebbe anche dopo aver fatto tutti gli accertamenti non rilasciare il visto.


 Il  tuo parente   al momento del suo ingresso in Italia, deve presentarsi ai valichi di frontiera per dichiarare la sua presenza.

L’adempimento dell’obbligo è dimostrato con l’apposizione del Timbro Uniforme Schengen sul documento di viaggio al momento dei controlli alla frontiera.
L’impronta del Timbro Uniforme Schengen sul documento di viaggio dovrà essere esibite ad ogni richiesta degli ufficiali di polizia, in quanto costituiscono titolo valido per il regolare  soggiorno dello straniero nel nostro Paese.


La mancata osservanza di tale obbligo così come il trattenimento oltre in periodo autorizzato o superiore a 90 giorni comportano l’espulsione del cittadino straniero dal territorio nazionale salvo nel caso in cui lo stesso dimostri e documenti che si è trattenuto nel nostro Paese a causa di gravi motivi di salute o per forza maggiore.


Avv. Mariangela Lioy

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10 marzo 2010 3 10 /03 /marzo /2010 23:29
cittadinanza_italiana.jpg
Roma, 10 marzo 2010 - "Dopo 20 anni di immigrazione massiccia, l'Italia e' cambiata, come lo e' anche la cultura, e questo e' un valore, una ricchezza".

Ad affermarlo all'ADNKRONOS e' Cecilia D'Elia, assessore alle Politiche Culturali della provincia di Roma, a margine della presentazione di "Itagliani", il primo ciclo di "seminari creoli", avvenuta nella sala della Pace, al Palazzo Valentini di Roma.

Ma com'e' in realta' il livello di integrazione nel nostro Paese? "L'Italia e' ancora molto indietro - spiega D'Elia - da una lato c'e' un grande lavoro, dall'altro, pero', nell'offerta di accoglienza, ma anche della percezione di se' che l'Italia ha, non c'e' ancora una dovuta consapevolezza". "Noi sosteniamo la proposta di legge 'Carrubi-Granata' e pensiamo che a chi e' nato qui vada data la cittadinanza italiana. Del resto -sottolinea D'Elia- su 100 minori cosiddetti stranieri che vanno a scuola nella provincia di Roma, 70 sono nati da noi. Come si fa a pensare che sono un problema per l'integrazione dei ragazzi nelle scuole? Penso che il limite del 30% di bambini stranieri nelle classi - conclude - sia sbagliato e che sia veramente razzista se applicato a chi e' nato qui".

E' dello stesso parere anche lo scrittore Amara Lakhous che afferma: "Credo che sia eccessivo parlare di integrazione in Italia, bisogna essere un po' umili ed iniziare a parlare di accettazione che deve essere convissuta e condivisa sia da italiani, opinione pubblica e mass media, che dagli immigrati stessi. Ritengo - aggiunge Lakhous - che la legge attuale sull'immigrazione non sia una buona legge, non miri all'integrazione ma, al contrario, alla disintegrazione. Dall'altra parte, pero', ci sono gli immigrati che vivono in Italia da tantissimi anni ma non parlano l'italiano. La lingua e' uno strumento indispensabile per conoscere la cultura e -conclude- chi rifiuta di imparare la lingua del Paese di accoglienza vuole vivere nell'illusione di stare nel Paese di origine"

Aggiunge  l'onorevole FINI;

   "E' importante che capiamo
quale tipo di integrazione e' necessaria per gli immigrati che sono
una risorsa per il Paese. Non possiamo pensare che un immigrato
rappresenti solo due braccia per raccogliere pere". Lo ha detto il
presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini oggi a Oristano.
      "I modelli di integrazione nord-europei sono falliti, dobbiamo
pensare ad un modello di integrazione nuovo. La Chiesa fa questa
riflessione, perche' noi non la fiacciamo? Non si puo' pensare solo
nell'ottica della sicurezza", avverte.
    "Abbiamo il dovere di pensare ai figli che gli immigrati mettono
al mondo nel nostro Paese e pensare ad un futuro di integrazione
perche' fra dieci anni la nostra societa' saro' profondamente diversa
e multietnica", conclude
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