"Un tassello di un percorso di integrazione che deve essere reale e non formale". Per il ministro per le Pari opportunità Mara Carfagna, oggi ai microfoni di Radio Anch'io il voto agli immigrati ipotizzato dal presidente della Camera Fini è tutto questo.
"Per percorso di integrazione reale - ha spiegato Carfagna - si intende la possibilità che viene data all'immigrato, che però presuppone anche il suo senso di responsabilità nei confronti della società e quindi l'accettazione di tutti i doveri che derivano dall'essere cittadino italiano, deriva da un percorso di integrazione che permette veramente all'immigrato di accettare la nostra cultura, le nostre tradizioni, non perche' siano le migliori in assoluto, ma perché non permettono una serie di usanze e tradizioni che sono assolutamente lesive dei diritti umani delle donne, ma anche degli uomini e dei bambini". Ovviamente, ha aggiunto, "lo Stato deve mettere l'immigrato in condizione di integrarsi".
Quanto al multiculturalismo, il ministro ha messo in guardia contro il rischio di "segregazione dell'immigrato. E' sbagliato - ha detto carfagna - creare dei ghetti in cui gli immigrati non riescono a integrarsi. Bisogna puntare molto sulle nuove generazioni di immigrati, sull'alfabetizzazione, sull'istruzione. Bisogna, in sostanza, anche per le donne che vengono nel nostro Paese - ha concluso - far capire loro che possono utilizzare le battaglie che in Italia sono state condotta da donne coraggiose e determinate, che, venendo in Italia possono godere di pari diritti, di pari dignità e di pari opportunita' rispetto agli uomini, che possono non essere costrette a matrimoni forzati, a subire la pratica barbara delle mutilazioni genitali femminili, che possono studiare, istruirsi e andare a scuola o all'università come i maschi".
Lavoro
Il governo sta preparando un piano per migliorare e aiutare la conciliazione dei tempi di lavoro per le donne, ha detto ancora Carfagna ai microfoni di Radio Anch'io, precisando che si tratta di un progetto che sta mettendo a punto insieme al collega Maurizio Sacconi.
Il ministro, commentando i dati sulle retribuzioni piu' basse percepite dalle donne rispetto agli uomini, ha detto che spesso le lavoratrici "sono costrette ad abbandonare il lavoro o ad accettare mansioni inferiori" per far fronte agli impegni in casa. Il progetto governativo per migliorare i tempi di lavoro prevede il potenziamento dei servizi sociali all'infanzia (fra questi anche l'asilo nido condominiale) e orari flessibili per le donne. Cosi' - ha concluso Carfagna - "le donne non dovranno più rinunciare" o al lavoro o alla cura della famiglia.